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Alda Merini: I beati anni dell’innocenza

Spettacolo teatrale sull’amata poetessa italiana

“I Beati Anni dell’Innocenza è un omaggio alla grande poetessa milanese Alda Merini nato da un progetto di Antonio Lovascio, qui autore e regista, e dell’attrice Isabella Carloni. Il testo nasce da un incontro/intervista che Alda Merini aveva concesso dall’autore. Da quella suggestiva esperienza Lovascio ha elaborato drammaturgicamente materiali autobiografici della poetessa e spunti dalla sua produzione poetica e letteraria, seguendo quella dicotomia che ne caratterizzava la personalità. La Merini era capace infatti di creare versi poetici durante una banale conversazione e poco dopo di lamentarsi riguardo alle futili questioni condominiali, come una qualsiasi persona di una certa età.
Ciò che emerge dal testo teatrale è proprio questa dualità: il genio e la persona, l’alto e il basso, il tangibile e l’intangibile, l’apollineo e il dionisiaco.

L’opera della Merini è vasta e complessa, attraversa il mito, la religione, l’erotismo e soprattutto l’amore. Non a caso era definita la “poetessa dell’amore”.

L’aspetto della follia è un tema dominante. I dieci anni di manicomio hanno condizionato sia la sua vita che la sua arte, ma è fondamentale distinguere la follia dalla creazione artistica, con la quale non ha nulla a che vedere se non come tematica affrontata a posteriori.

Nello spettacolo emerge la profonda gratitudine di Alda Merini verso la vita e verso coloro che hanno saputo riconoscere il suo talento e salvarla attraverso la poesia; emerge la sua profonda umanità, capace di slanci poetici dall’incredibile bellezza. E compaiono anche due componimenti inediti.

I toni dell’opera risultano a tratti grotteschi, come grottesca sapeva e voleva apparire la Merini “diva dissacrante”. Tuttavia, dal tono colloquiale si passa ad un registro più elevato quando emerge la sofferenza come amore e visione mistica del poeta in relazione alla passione di Cristo. Lei stessa parla del tempo trascorso in manicomio come “I beati anni dell’innocenza”.

Il lavoro attoriale di Isabella Carloni restituisce il gesto, lo humour, l’arguzia, il disincanto e l’incanto di una donna piena di passioni e di fede, capace di trasfigurare anche le peggiori disgrazie e i più grandi dolori in esperienze di grazia e di crescita esistenziale.

Il pittore e artista marchigiano Bruno d’Arcevia firma, con le sue croci e i suoi centauri, la scenografia dello spettacolo”.

Ingresso GRATUITO.

Come arrivare:
Lisser Hall, Mills College, Kapiolani Rd, Oakland, CA
Entrate per l’ingresso principale di Mills College, 5000 Macarthur Blvd, Oakland, e chiedete alla guardia di sicurezza di darvi le indicazioni per Lisser Hall. Mappa.

Contatti per informazioni:
Antonio Vitti: 510 430 2105
Giuseppe Tamagni: 510 430 2107
Coordinazione eventi di Mills College: 510 430 3230
ariggio@middlebury.edu

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  • In collaborazione con: \N