SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO
CLUB DEL LIBRO
Quello che so di te
Giovedì 16 ottobre 2025 | ore 17- 18
con la partecipazione straordinaria dell’autrice
Nadia Terranova
Lettura e discussione in italiano
Il prossimo incontro del Club del libro si terrà in modalità ibrida: in presenza all’Istituto Italiano di Cultura, 710 Sansome St, e online via Zoom.
Questo evento è organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura San Francisco nel contesto della Settimana della lingua italiana nel mondo.
In collaborazione con la Leonardo da Vinci Society San Francisco.
REGISTRATI QUI PER COLLEGARTI VIA ZOOM
REGISTRATI QUI PER L’INCONTRO IN PERSONA ALL’ISTITUTO DI CULTURA SF, 710 Sansome St.
La scrittrice Nadia Terranova presenta il suo libro Quello che so di te, finalista al Premio Strega, il più prestgioso premio letterario italiano.
Come sempre, la Libreria Pino offre gentilemnte uno sconto del 15% ai soci dell’Istituto e agli iscritti al Club. Per ottenere il codice sconto, inviate una mail a: contact.sanfrancisco@esteri.it.
C’è una donna in questa storia che, di fronte alla figlia appena nata, ha una sola certezza: da ora non potrà mai più permettersi di impazzire. La follia nella sua famiglia non è solo un pensiero astratto ma ha un nome, e quel nome è Venera. Una bisnonna che ha sempre avuto un posto speciale nei suoi sogni. Ma chi era Venera? Qual è stato l’evento che l’ha portata a varcare la soglia del Mandalari, il manicomio di Messina, in un giorno di marzo? Per scoprirlo, è fondamentale interrogare la Mitologia Familiare, che però forse mente, forse sbaglia, trasfigura ogni episodio con dettagli inattendibili.
Questa non è solo una storia di donne, ma anche di uomini. Di padri che hanno spalle larghe e braccia lunghe, buone per lanciare granate in guerra. Di padri che possono spaventarsi, fuggire, perdersi.
Per raccontare le donne e gli uomini di questa famiglia, le loro cadute e il loro ostinato coraggio, non resta altro che accettare la sfida: non basta sognare il passato, bisogna andarselo a prendere. Ritornare a Messina, ritornare fra le mura dove Venera è stata internata e cercare un varco fra le memorie (o le bugie?) tramandate, fra l’invenzione e la realtà, fra i responsi della psichiatria e quelli dei racconti familiari.
Nadia Terranova ci consegna con queste pagine il suo romanzo più personale e più intenso, che ci interroga sul potere della memoria, individuale e collettiva, e sulla nostra capacità di attraversarla per immaginare chi siamo.